Talált 1145 Eredmények: ram
Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore. (Genesi 18, 22)
Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio? (Genesi 18, 23)
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... (Genesi 18, 27)
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». (Genesi 18, 29)
Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione. (Genesi 18, 33)
Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; (Genesi 19, 27)
Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato. (Genesi 19, 29)
Abramo levò le tende di là, dirigendosi nel Negheb, e si stabilì tra Kades e Sur; poi soggiornò come straniero a Gerar. (Genesi 20, 1)
Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: «E' mia sorella», Abimèlech, re di Gerar, mandò a prendere Sara. (Genesi 20, 2)
Poi Abimèlech chiamò Abramo e gli disse: «Che ci hai fatto? E che colpa ho commesso contro di te, perché tu abbia esposto me e il mio regno ad un peccato tanto grande? Tu hai fatto a mio riguardo azioni che non si fanno». (Genesi 20, 9)
Poi Abimèlech disse ad Abramo: «A che miravi agendo in tal modo?». (Genesi 20, 10)
Rispose Abramo: «Io mi sono detto: certo non vi sarà timor di Dio in questo luogo e mi uccideranno a causa di mia moglie. (Genesi 20, 11)