Talált 46 Eredmények: lingue strane
a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue. (Corinzi 1 12, 10)
Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. (Corinzi 1 12, 28)
Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? (Corinzi 1 12, 30)
Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. (Corinzi 1 13, 1)
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. (Corinzi 1 13, 8)
Chi infatti parla con il dono delle lingue non parla agli uomini ma a Dio poiché, mentre dice per ispirazione cose misteriose, nessuno comprende. (Corinzi 1 14, 2)
Chi parla con il dono delle lingue edifica se stesso, chi profetizza edifica l'assemblea. (Corinzi 1 14, 4)
Vorrei vedervi tutti parlare con il dono delle lingue, ma preferisco che abbiate il dono della profezia. In realtà colui che profetizza è più grande di colui che parla con il dono delle lingue, a meno che le interpreti, perché l'assemblea ne riceva edificazione. (Corinzi 1 14, 5)
E ora, fratelli, supponiamo che io venga da voi parlando con il dono delle lingue. In che cosa potrei esservi utile, se non vi comunicassi una rivelazione o una conoscenza o una profezia o un insegnamento? (Corinzi 1 14, 6)
Chissà quante varietà di lingue vi sono nel mondo e nulla è senza un proprio linguaggio. (Corinzi 1 14, 10)
Perciò chi parla con il dono delle lingue, preghi di saperle interpretare. (Corinzi 1 14, 13)
Quando infatti prego con il dono delle lingue, il mio spirito prega, ma la mia intelligenza rimane senza frutto. (Corinzi 1 14, 14)