pronađen 46 Rezultati za: Anania

  • Figli di Pedaia: Zorobabele e Simei. Figli di Zorobabele: Mesullam e Anania e Selomit, loro sorella. (Cronache 1 3, 19)

  • Figli di Anania: Pelatia, di cui fu figlio Isaia, di cui fu figlio Refaia, di cui fu figlio Arnan, di cui fu figlio Abdia, di cui fu figlio Secania. (Cronache 1 3, 21)

  • Anania, Elam, Antotia, (Cronache 1 8, 24)

  • Per Eman i figli di Eman: Bukkia, Mattania, Uzzièl, Sebuel, Ierimot, Anania, Anani, Eliata, Ghiddalti, Romamti-E'zer, Iosbekasa, Malloti, Cotir, Macaziot. (Cronache 1 25, 4)

  • la sedicesima ad Anania, con i figli e i fratelli: dodici; (Cronache 1 25, 23)

  • Ozia aveva anche un esercito addestrato per la guerra, pronto a combattere, disposto in schiere secondo il numero del loro censimento compiuto dallo scriba Ieiel, dall'ispettore Maaseia, agli ordini di Anania, uno degli ufficiali del re. (Cronache 2 26, 11)

  • Dei figli di Bebai: Giovanni, Anania, Zabbai e Atlai. (Esdra 10, 28)

  • Vicino a costoro lavorò per le riparazioni Uzziel, figlio di Caraia, uno degli orefici; e accanto a questi riparò Anania, uno dei profumieri. Essi restaurarono Gerusalemme fino al Muro Largo. (Neemia 3, 8)

  • Dopo di loro restaurarono Beniamino e Cassùb, dirimpetto alle loro case. Dopo di essi Azaria, figlio di Maaseia, figlio di Anania, lavorò alle riparazioni presso la sua casa. (Neemia 3, 23)

  • Dopo di questi Anania, figlio di Selemia, e Canùn, sesto figlio di Zalaf, ripararono un altro settore. Dopo di loro Mesullàm, figlio di Berechia, restaurò di fronte alla sua camera. (Neemia 3, 30)

  • Posi al comando di Gerusalemme mio fratello Canàni e Anania al governo della cittadella, perché egli era un uomo fedele e timorato di Dio più di molti altri. (Neemia 7, 2)

  • Esdra, lo scriba, stava ritto su una tribuna di legno, costruita allo scopo. Stavano al suo fianco, sulla destra, Mattitia, Sema, Anania, Uria, Chelkia e Maaseia; sulla sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria, Mesullàm. (Neemia 8, 4)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina