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Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi; neppure di notte il suo cuore riposa. Anche questo è vanità! (Qoelet (Ecclesiaste) 2, 23)
Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre a chi fallisce dà la pena di raccogliere e di ammassare, per darlo poi a colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un correre dietro al vento! (Qoelet (Ecclesiaste) 2, 26)
Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa: come muoiono queste, così muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. L'uomo non ha alcun vantaggio sulle bestie, perché tutto è vanità. (Qoelet (Ecclesiaste) 3, 19)
Ho osservato anche che ogni fatica e ogni successo ottenuto non sono che invidia dell'uno verso l'altro. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento. (Qoelet (Ecclesiaste) 4, 4)
E tornai a considerare quest'altra vanità sotto il sole: (Qoelet (Ecclesiaste) 4, 7)
il caso di chi è solo e non ha nessuno, né figlio né fratello. Eppure non smette mai di faticare, né il suo occhio è mai sazio di ricchezza: "Per chi mi affatico e mi privo dei beni?". Anche questo è vanità e un'occupazione gravosa. (Qoelet (Ecclesiaste) 4, 8)
Era una folla immensa quella che gli stava davanti. Ma coloro che verranno dopo non si rallegreranno neppure di lui. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento. (Qoelet (Ecclesiaste) 4, 16)
Chi ama il denaro non è mai sazio di denaro e chi ama la ricchezza non ha mai entrate sufficienti. Anche questo è vanità. (Qoelet (Ecclesiaste) 5, 9)
A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, anzi sarà un estraneo a divorarli. Ciò è vanità e grave malanno. (Qoelet (Ecclesiaste) 6, 2)
Meglio vedere con gli occhi che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un correre dietro al vento. (Qoelet (Ecclesiaste) 6, 9)
perché quale il crepitìo dei pruni sotto la pentola tale è il riso degli stolti. Ma anche questo è vanità. (Qoelet (Ecclesiaste) 7, 6)
Frattanto ho visto malvagi condotti alla sepoltura; ritornando dal luogo santo, in città ci si dimentica del loro modo di agire. Anche questo è vanità. (Qoelet (Ecclesiaste) 8, 10)