Löydetty 334 Tulokset: re Saul
Ma quando Davide tornava per benedire la sua famiglia, Mikal figlia di Saul gli uscì incontro e gli disse: «Bell'onore si è fatto oggi il re di Israele a mostrarsi scoperto davanti agli occhi delle serve dei suoi servi, come si scoprirebbe un uomo da nulla!». (Samuele 2 6, 20)
Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte. (Samuele 2 6, 23)
ma non ritirerò da lui il mio favore, come l'ho ritirato da Saul, che ho rimosso dal trono dinanzi a te. (Samuele 2 7, 15)
Davide disse: «E' forse rimasto qualcuno della casa di Saul, a cui io possa fare del bene a causa di Giònata?». (Samuele 2 9, 1)
Ora vi era un servo della casa di Saul, chiamato Zibà, che fu fatto venire presso Davide. Il re gli chiese: «Sei tu Zibà?». Quegli rispose: «Sì». (Samuele 2 9, 2)
Il re gli disse: «Non c'è più nessuno della casa di Saul, a cui io possa usare la misericordia di Dio?». Zibà rispose al re: «Vi è ancora un figlio di Giònata storpio dei piedi». (Samuele 2 9, 3)
Merib-Bàal figlio di Giònata, figlio di Saul, venne da Davide, si gettò con la faccia a terra e si prostrò davanti a lui. Davide disse: «Merib-Bàal!». Rispose: (Samuele 2 9, 6)
«Ecco il tuo servo!». Davide gli disse: «Non temere, perché voglio trattarti con bontà per amore di Giònata tuo padre e ti restituisco tutti i campi di Saul tuo avo e tu mangerai sempre alla mia tavola». (Samuele 2 9, 7)
Allora il re chiamò Zibà servo di Saul e gli disse: «Quanto apparteneva a Saul e a tutta la sua casa, io lo dò al figlio del tuo Signore. (Samuele 2 9, 9)
Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell'uomo! Così dice il Signore, Dio d'Israele: Io ti ho unto re d'Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, (Samuele 2 12, 7)
Quando poi il re Davide fu giunto a Bacurìm, ecco uscire di là un uomo della stessa famiglia della casa di Saul, chiamato Simeì, figlio di Ghera. Egli usciva imprecando (Samuele 2 16, 5)
Il Signore ha fatto ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale regni; il Signore ha messo il regno nelle mani di Assalonne tuo figlio ed eccoti nella sventura che hai meritato, perché sei un sanguinario». (Samuele 2 16, 8)