Löydetty 62 Tulokset: prigionieri

  • Giunga fino a te il gemito dei prigionieri; con la grandezza del tuo braccio salva i condannati a morte. (Salmi 79, 11)

  • Altri abitavano nelle tenebre e nell'ombra di morte, prigionieri della miseria e dei ferri, (Salmi 107, 10)

  • rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri, (Salmi 146, 7)

  • Prese come ostaggi i figli dei capi della regione e li pose come prigionieri nella Cittadella a Gerusalemme. (Maccabei 1 9, 53)

  • Giònata lo seppe e gli mandò messaggeri per concludere la pace e scambiare i prigionieri. (Maccabei 1 9, 70)

  • gli restituì i prigionieri che prima aveva catturato nella Giudea e, messosi sulla via del ritorno, se ne andò nella sua terra e non volle più tornare nel loro territorio. (Maccabei 1 9, 72)

  • Raccolse una turba di prigionieri e si impadronì di Ghezer, di Bet-Sur e della Cittadella; spazzò via da essa le impurità, e nessuno gli si oppose. (Maccabei 1 14, 7)

  • Cendebeo si recò a Iàmnia e cominciò a molestare il popolo, a invadere la Giudea, a fare prigionieri tra il popolo e a metterli a morte. (Maccabei 1 15, 40)

  • Anzi, spedì senz'altro alle città della costa l'invito ad acquistare schiavi giudei, promettendo di barattare novanta prigionieri per un talento; non immaginava che la vendetta dell'Onnipotente stava per piombare su di lui. (Maccabei 2 8, 11)

  • Così, chi si riprometteva di assicurare il tributo per i Romani con la vendita dei prigionieri a Gerusalemme, confessava ora che i Giudei avevano un difensore e che i Giudei per questa ragione erano invincibili, perché obbedivano alle leggi da lui stabilite. (Maccabei 2 8, 36)

  • Infatti gli ingiusti, avendo preteso di dominare il popolo santo, prigionieri delle tenebre e incatenati a una lunga notte, chiusi sotto i loro tetti, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna. (Sapienza 17, 2)

  • Non vi resterà che curvare la schiena in mezzo ai prigionieri o cadere tra i morti. Con tutto ciò non si calma la sua ira e ancora la sua mano rimane stesa. (Isaia 10, 4)


“Pobres e desafortunadas as almas que se envolvem no turbilhão de preocupações deste mundo. Quanto mais amam o mundo, mais suas paixões crescem, mais queimam de desejos, mais se tornam incapazes de atingir seus objetivos. E vêm, então, as inquietações, as impaciências e terríveis sofrimentos profundos, pois seus corações não palpitam com a caridade e o amor. Rezemos por essas almas desafortunadas e miseráveis, para que Jesus, em Sua infinita misericórdia, possa perdoá-las e conduzi-las a Ele.” São Padre Pio de Pietrelcina