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Questa è la copia della lettera che essi gli inviarono: "Al re Artaserse, i tuoi servitori, uomini dell'Oltrefiume, eccetera. (Esdra 4, 11)
La lettera che ci mandaste venne letta in traduzione davanti a me; (Esdra 4, 18)
Non appena la copia della lettera del re Artaserse venne letta davanti a Recum e Simsai, segretario, e ai loro colleghi, essi si recarono in fretta a Gerusalemme dai Giudei e li fecero desistere a mano armata. (Esdra 4, 23)
Copia della lettera che Tattènai, governatore dell'Oltrefiume, Setar Boznai e i loro colleghi, gli ispettori che sono nell'Oltrefiume, inviarono al re Dario. (Esdra 5, 6)
Ecco la copia della lettera che il re Artaserse dette ad Esdra, sacerdote e scriba, esperto nei comandamenti pronunciati dal Signore e nei precetti suoi per Israele: (Esdra 7, 11)
e una lettera per Asaf, ispettore del parco reale, affinché mi dia legname per ricostruire le porte della cittadella del tempio, per le mura della città e per la casa in cui dovrò andare". Il re me lo concesse, perché la mano benevola del mio Dio era sopra di me. (Neemia 2, 8)
Allora Sanballàt mandò a dirmi per una quinta volta le medesime cose per mezzo del suo servo, che recava in mano una lettera aperta. (Neemia 6, 5)
Ecco il testo della lettera: "Il gran re Assuero scrive ai satrapi delle centoventisette province che vanno dall'India all'Etiopia e ai governatori suoi subordinati. (Ester 3, 13)
Pubblicate in ogni luogo una copia di questa lettera, permettete agli Ebrei di seguire i loro legittimi costumi e aiutateli affinché il tredici del dodicesimo mese, chiamato Adar, si possano difendere da coloro che li attaccassero in un momento di afflizione. (Ester 8, 12)
Perciò quei giorni furono chiamati Purim, dalla parola pur. In conseguenza di tutte le cose dette in questa lettera e di quello che avevano visto ed era accaduto loro, (Ester 9, 26)
La regina Ester, figlia di Abicàil, e l'ebreo Mardocheo scrissero, con piena autorità, per confermare questa seconda lettera relativa ai Purim. (Ester 9, 29)
Nell'anno quarto del regno di Tolomeo e Cleopatra, Dositeo, che si dice essere sacerdote e levita, e Tolomeo suo figlio, portarono la lettera pubblicata riguardo alla festa di Purim; essi affermavano essere quella la vera ed essere stata interpretata da Lisimaco, figlio di Tolomeo, residente a Gerusalemme. (Ester 10, 3)