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Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore né si staccò da tutti i peccati che Geroboamo aveva fatto commettere a Israele. (Re 2 14, 24)
Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore come avevano fatto i suoi antenati. Non si staccò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebàt, aveva fatto commettere a Israele. (Re 2 15, 9)
Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, non staccandosi dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebàt, aveva fatto commettere ad Israele. (Re 2 15, 18)
Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, non staccandosi dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebàt, aveva fatto commettere ad Israele. (Re 2 15, 24)
Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, non staccandosi dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebàt, aveva fatto commettere a Israele. (Re 2 15, 28)
I figli d'Israele imitarono tutti i peccati che Geroboamo aveva commesso e non si staccarono da essi, (Re 2 17, 22)
Questo accadde a Giuda a causa della collera del Signore, che voleva allontanarlo dal suo cospetto per tutti i peccati che Manasse aveva commesso, (Re 2 24, 3)
dicendo loro: "Non dovete portare qui questi prigionieri, perché sopra di noi pesa già una colpa contro il Signore. Voi vi proponete di aumentare i nostri peccati e le nostre colpe, mentre grande è la nostra colpa e una collera ardente grava su Israele". (Cronache 2 28, 13)
Sia il tuo orecchio attento e i tuoi occhi aperti, ascolta la preghiera del tuo servo, che rivolgo ora a te, giorno e notte, per i figli d'Israele, tuoi servi! Io confesso i peccati dei figli d'Israele, che noi abbiamo commesso contro di te! Anch'io e la casa di mio padre abbiamo peccato! (Neemia 1, 6)
La stirpe d'Israele si separò da tutti gli stranieri e si presentarono per confessare i loro peccati e le iniquità dei loro padri. (Neemia 9, 2)
E gli abbondanti prodotti sono per i re che hai posto sopra di noi, a causa dei nostri peccati. Essi dominano a loro arbitrio sulle nostre persone e sul nostro bestiame. E noi ci troviamo in un'amarezza sconfinata". (Neemia 9, 37)
Ora, Signore, ricordati di me e guardami; non castigarmi per i miei peccati, per gli errori miei e dei miei padri commessi al tuo cospetto, (Tobi 3, 3)